
Obiettivo del corso è fornire allo studente gli strumenti analitici per una lettura multidimensionale e, per quanto possibile, non stereotipata delle relazioni internazionali, nella convinzione che lo studio del passato sia fondamentale per la comprensione del presente. L’approccio diacronico proprio della storia consente di individuare le radici degli avvenimenti attuali, metterli in prospettiva e contestualizzarli. Tuttavia, per capire le relazioni internazionali nell’epoca moderna e contemporanea non è sufficiente un approccio di tipo tradizionale. L’uso di paradigmi interpretativi astorici, imperniati sulla centralità della logica di potenza che attraverserebbe immutata i secoli, offusca la novità rappresentata dall’ingresso delle masse popolari nell’agone politico – evento la cui origine è databile più o meno alla fine del XVIII secolo. Similmente, concentrarsi sullo studio degli scambi tra apparati di politica estera, sul ruolo delle grandi personalità, in una prospettiva in cui dominano le considerazioni geopolitiche e strategiche e l’aspetto economico è considerato al più come una mera dimensione della logica di potenza, rivela una concezione di sostanziale separatezza tra dinamiche internazionali e evoluzione dei rapporti sociali inadeguata a sostenere il confronto empirico. Occorre pensare le relazioni internazionali in termini che integrino la dimensione geopolitica con le dinamiche socio-economiche, nel rispetto dell’autonomia di ciascuna sfera di azione, ma sottolineandone al contempo le reciproche influenze. Il corso intende fornire strumenti in questo senso. In particolare utilizzando i concetti di Egemonia, Imperialismo e Sviluppo ineguale e combinato per dipanare le connessioni tra l’elemento geopolitico e quello sociale.
- Teacher: Francesco Petrini