1. Utopia: origine, fortuna e sviluppo di un genere letterario.
Relatore: FRANCESCO BERTI
La prima lezione si propone di fornire un primo inquadramento del tema dell’utopia, evidenziando, in
particolare, i suoi più importanti snodi evolutivi nel corso delle diverse epoche storiche. Qualificabile
come un progetto della ragione, espresso alternativamente nelle forme fantastiche del romanzo oppure
in quelle argomentate del trattato o ancora in quelle sistematiche del codice, tale genere è sempre
proiettato, con varia intensità, alla realizzazione di un ordine sociale nuovo, nettamente migliore di
quello esistente, nei cui confronti si pone anzi – più o meno velatamente – in critica. La profonda
fortuna acquisita nel tempo da questo genere letterario, unita all’esteso utilizzo del relativo termine,
hanno reso tuttavia in parte problematico l’inquadramento teorico dell’utopia, che ha assunto un
carattere significativamente polisemico, come già osservato da Alberto Andreatta. È oggi
particolarmente necessario, dunque, indagare criticamente i suoi caratteri essenziali, i suoi confini e i
suoi contenuti caratterizzanti.
2. Utopia tra politica e religione
Relatore: GUIDO MONGINI
La lezione è volta a mettere in luce, nonché a indagare criticamente, gli ampi e profondi legami
ravvisabili tra le dimensioni dell’utopia, del potere politico e della religione. La necessità di questa
riflessione si palesa, in primis, dalla scarsa attenzione che, nel corso del tempo, è stata
tradizionalmente dedicata dagli studiosi alla connessione tra utopia e religione. Tuttavia, come verrà
messo in risalto durante la lezione, lo stesso ruolo incarnato dal cristianesimo – che, nei secoli, si è
affermato come uno tra i principali produttori dell’utopia, talvolta in via diretta e in altre occasioni per
opposizione – testimonia, al contrario, la necessità di leggere lo sviluppo storico dell’utopia
all’interno di un più ampio quadro, nei cui contorni i perduranti legami tra la sfera religiosa e quella
del potere politico giocano un ruolo essenziale, contribuendo a plasmare e modificare, peraltro, la
riconfigurazione della concezione della sacralità.
3. Le origini dell’utopia: Thomas More
Relatore: PARIDE R. PIAZZA
Durante la lezione, l’attenzione degli studenti verrà ricondotta alle origini della tradizione utopistica,
tramite l’approfondimento della celebre opera Utopia, o la migliore forma di Repubblica (1516),
elaborata da Thomas More (1478-1535). Tale scritto – che sembra racchiudere in sé, innanzitutto, la
proposta di una “città ideale”, costruita entro i contorni di un’isola immaginaria, felice e armoniosa,
chiamata Utòpia – visse il duplice e paradossale destino di configurare un modello unico e, insieme,
l’archetipo ma anche il prototipo di ogni utopia successiva, configurandosi, in definitiva, come il
cardine, essenziale e imprescindibile, dell’intero genere letterario.
4. L’utopia libertaria di Cyrano de Bergerac
Relatore: ELEONORA LISTA
La lezione sarà volta analizzare criticamente i disegni utopistici tratteggiati da Cyrano de Bergerac
(1619-1655), uno tra i principali esponenti del libertinismo filosofico francese, nonché cruciale
precursore della letteratura fantascientifica. In particolare, si prenderà in esame l’opera
fantascientifica L'altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna (1657), che descrive lo sviluppo di un
itinerario cosmico che trova la Luna e il Sole come punti d’approdo.
Tale scritto pare inscriversi a pieno titolo nella tradizione polemica che, negando il dogma cristiano
per il quale la Terra si pone come centro unico dell’universo, e dunque difendendo la teoria
eliocentrica abiurata da Galileo Galilei, si spinge a mettere in discussione concetti di natura religioso-
filosofica quali quelli della vita dopo la morte e dell’esistenza di un mondo originario.
Tesa al sostegno del progresso tecnologico e dell’inventiva scientifica, questa utopia intreccia,
pertanto, profondi richiami alla tradizione libertaria, in particolare per la sua appassionata difesa della
libertà di pensiero, che coniuga influssi anti-autoritari, spunti di critica religiosa e satira politica.
5. Il trionfo della ragione: l’utopia di Louis-Sébastien Mercier
Relatore: ELEONORA LISTA
La lezione prevederà, innanzitutto, un approfondimento sulla figura e sul pensiero di Louis-Sébastien
Mercier (1740-1814), con l’intenzione di rispecchiare e insieme di dare concreta espressione, in tal
senso, a uno degli interessi più salienti dell’attività di ricerca scientifica promossa dal Centro Studi
Utopia dell’Università di Padova, che ha da tempo preso in esame le opere dell’esponente francese dei
Lumi tramite seminari di studio e di riflessione critica.
Più in particolare, Mercier diede prova di un’identità culturale profondamente eclettica, che fu in
grado di bilanciare – mossa da un autentico spirito enciclopedico – ambiti del sapere eterogenei, in
quanto comprendenti, oltre alla dimensione letteraria, anche quella storica, filosofica e moralistica,
nonché quella di giornalista e di polemista politico.
Durante la lezione, nello specifico, verrà presentata l’opera L’An 2440 (1771), che si inserisce a pieno
titolo nelle dottrine del progresso, di stampo illuminista, imperniate sul problema della civilization. La
Parigi del futuro vagheggiata dall’autore, in questo senso, non solo testimonia la concreta fattibilità di
una società utopica innestata in territorio europeo (anziché in un luogo esotico e lontano), ma si pone
anche come emblema del progresso scientifico e dell’ordine razionalistico.
In tale contesto, come verrà sottolineato nel corso della lezione, la dimensione della libertà riveste un
valore significativo. Refrattario all’idea di una libertà individuale intesa come area di non-interferenza
dal potere pubblico, Mercier delinea, nei contorni della Parigi del 2440, uno scenario utopistico
pervaso da una perfetta purezza, risultante dalla violenta cancellazione dell’immoralità e del vizio che,
a suo avviso, avevano irrimediabilmente pervaso la storia passata.
6. Socialismo libertario e richiami anarchici nell’utopia di William Morris
Relatore: ELEONORA LISTA
La lezione evidenzierà, innanzitutto, la dimensione marcatamente libertaria dell’utopismo di William
Morris (1834-1896), notevolmente divergente dai tratti gerarchici, omologanti e oppressivamente
razionalisti propri di alcuni tra i più noti utopisti, come gli stessi Thomas More Tommaso
Campanella. Uno spazio centrale sarà in particolare dedicato, durante la lezione, all’analisi critica
dell’utopia News from Nowhere (1890), il lavoro più celebre di Morris, che, vagheggiando i contorni
armoniosi e creativi di uno scenario londinese trasformato, a partire dal 1952, da un’impetuosa
rivoluzione di stampo socialista – il cui impatto aveva, nella sua immaginazione, del tutto eliminato il
sistema di produzione capitalistico, la proprietà privata, il denaro e le istituzioni autoritarie – fornisce
un punto di vista privilegiato per approfondirne criticamente i tratti di decisa valorizzazione della
libertà e diversità umana.
Un’ulteriore peculiare caratteristica del socialismo libertario di Morris, che si metterà in risalto
durante la lezione, si sostanzia, peraltro, nel singolare intreccio, ravvisabile in particolar modo in
News from Nowhere, tra istanze anarchiche e marxiste. Nelle sue opere, in effetti, tratti chiaramente
derivati dallo studio delle opere di Karl Marx – come la necessità della distruzione della struttura
capitalistica tramite la rivoluzione e la lotta di classe e l’affermazione secondo la quale l’essere
umano, liberato dalle catene dell’oppressione, crea seguendo le leggi della bellezza – si coniugano a
radicati influssi anarchici, centrati sull’esigenza del rigetto di ogni forma di dominio e sul pieno
riconoscimento della libertà individuale.
Il laboratorio è equiparato ad attività di stage: è rivolto agli studenti SRD del terzo anno,
prevede al massimo 25 iscritti, una frequenza obbligatoria e una prova finale, strutturata in un
questionario a domande aperte.
È prevista una parte pratica in cui ai partecipanti verrà chiesto di sviluppare un lavoro di
analisi, di lettura
- Teacher: Francesco Berti
- Teacher: ELEONORA LISTA
- Teacher: Paride Robert Piazza