Paride Robert Piazza

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PRIMA LEZIONE 
Perché la privazione di libertà?


L’essenza penale della prigione è la privazione della libertà. Per comprendere bene
questa particolare tipologia di pena, che negli ultimi secoli si è imposta come la forma
essenziale della sanzione penale, è utile svolgere una riflessione più generale sui principi
del diritto di punire. Oltre ad esaminare aspetti lessicali (vocabolario del delitto e della
pena) e problematiche generali (come definire la pena? a chi “parla” la pena? è necessario
punire?), la lezione intende approfondire le diverse risposte che nel corso della storia del
pensiero sono state date alla domanda “perché punire?”:
- paradigma della retribuzione penale (dallo ius talionis a Kant)
- paradigma utilitario della prevenzione penale (Bentham, Beccaria)
- filosofie che pensano la pena come un bene per il reo (Platone, Hegel, Simone Weil)
L’analisi delle diverse risposte concettuali alla domanda “perché punire?”, fornirà gli
elementi essenziali per comprendere il successo della privazione di libertà come sanzione
generale: in teoria, la prigione è stata pensata come un luogo di espiazione (forma della
retribuzione), che intimidisce e corregge (forme della prevenzione), che neutralizza il reo
(difesa della società) e lo rieduca (dunque è nell’interesse del reo essere incarcerato per
poter tornare a godere della libertà e del rispetto sociale).


SECONDA LEZIONE
Genealogia e critica della prigione


La lezione sarà articolata in due parti: in primo luogo si esaminerà la questione della
nascita della prigione. Come si è trasformata la maniera di punire i delitti dalle esecuzioni
pubbliche, violente e cruente d’Antico Regime alle forme, in apparenza moderate,
dell’incarcerazione?
Saranno esaminate alcune interpretazioni riguardo alla genealogia della prigione, con
particolare attenzione all’età dei Lumi e alle analisi di Tocqueville e Foucault:
- modello idealista e filantropico degli illuministi riformatori (carcere come esito di un
processo di civilizzazione, dai supplizi corporei a una punizione “spirituale”);
- modello strutturalista (il carcere è figlio di nuove contingenze economiche e
interessi
delle classi al potere);
- modello funzionalista e disciplinare (secondo Michel Foucault, la prigione serve a
ricondurre il reo alla funzionalità, a normalizzarlo attraverso un processo ortopedico).
In un secondo momento verrà esaminato il tema della crisi del penitenziario, attraverso
l’analisi delle due principali critiche che vengono rivolte al modello della privazione della
libertà:
- critica umanista: il carcere è una macchina patogena che degrada la dignità umana, producendo dolore, malattia, autolesionismo e morte;
- critica utilitarista: il carcere è inadatto a difendere la società perché il più delle volte
non previene i delitti e non riabilita il reo, ma crea invece recidiva. Invece di garantire
la sicurezza, è un’istituzione criminogena che alimenta l’insicurezza sociale.


TERZA LEZIONE 
L’obiettivo della lezione sarà quello di introdurre la classe al campo penitenziario,
attraverso la presentazione dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione
dell’Associazione Antigone
e la discussione di alcuni dati quali-quantitativi sul fenomeno in oggetto. Verranno
presentate le caratteristiche principali degli istituti di pena per minori e per adulti, maschili
e femminili. Le lezioni precedenti, a cura del Prof. Delia, fungeranno da base teorica per
una riflessione critica sulle condizioni attuali del carcere in Italia. Nella seconda parte della
lezione si discuterà con la classe in merito alle principali intersezioni che caratterizzano
l’esperienza detentiva, come la tossicodipendenza, la sofferenza psicologia e l’identità
migrante.


QUARTA LEZIONE
La quarte e ultima lezione prevede l’approfondimento di un tema poco esplorato in Italia:
prisoner re-entry process. Attraverso una riflessione sui percorsi di uscita dal sistema
penale e penitenziario, emergeranno questioni centrali come l’accesso alle misure
alternative alla
detenzione, le tipologie di queste ultime e la selettività nell’accesso. Uno spazio finale sarà
dedicato al complesso fenomeno della “recidiva penitenziaria” e alla riflessione sull’essere
e il dover essere della pena in carcere.
Elementi di bibliografia:
Anastasia, S. (2022). Le pene e il carcere (Vol. 17, pp. 1-197). Mondadori Education.
Bisogna aver visto. Il carcere nella riflessione degli antifascisti, a cura di Dario Ippolito e
Patrizio Gonnella, Roma, edizioni dell’asino, 2019 (saggi di Vittorio Foa e Riccardo Bauer)
Gherardo Colombo, Il perdono responsabile, Milano, Ponte alle grazie, 2011, cap. 9-17.
Lorenzon, J. (2020). Dalla matematica della recidiva alla complessità del fine
pena. Autonomie locali e servizi sociali, 43(3), 631-644.
Maculan, A. (2023). Bourdieu in carcere: Appunti per una sociologia del campo
penitenziario. Sociologia del diritto, (1).
Michel Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione (1975), Torino, Einaudi, 2014,
terza parte, capitolo “il panottismo”.
Francesca Vianello, Il carcere. Sociologia del penitenziario, Roma, Carocci, 2012 (cap. 1 e
2).


Category DEPARTMENT OF POLITICAL SCIENCES, LAW AND INTERNATIONAL STUDIES (SPGI) / A.A. 2025 - 2026 / Corsi di laurea / SP1421 - SCIENZE POLITICHE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, DIRITTI UMANI

L’obiettivo del laboratorio è quello di promuovere un’educazione attiva alla pace e ai diritti umani,
attraverso l’analisi di una fase storica cruciale della storia internazionale e italiana come il periodo
della seconda guerra mondiale, quando la violazione dei diritti umani assunse varie forme, dalle
persecuzioni razziali, con il tragico epilogo della shoah, alla deportazione che coinvolse anche
600.000 soldati italiani che divennero internati militari (Imi) privati delle tutele riservate ai
prigionieri di guerra e impiegati in larga parte come lavoratori forzati. Il laboratorio prevede il
coinvolgimento di due enti del territorio padovano, Fondazione Museo della Padova Ebraica e
Museo nazionale dell’internamento – Anei Padova, che sono già convenzionati con Spgi o con i
quali sono stati avviate partnership strategiche per progetti di terza missione. Ad alcune lezioni
frontali di carattere introduttivo, saranno quindi abbinati laboratori e visite presso musei come
descritto a seguire e un workshop specifico condotto da Eloisa Betti, utile alla realizzazione guidata
dei lavori di gruppo degli studenti.


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Il laboratorio, articolato in più fasi, ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le
competenze teorico-pratiche necessarie all’ideazione, alla progettazione e al
coordinamento di un format multimediale innovativo dedicato alla valorizzazione dei
9 siti UNESCO presenti in Veneto. Il laboratorio risulta articolato in una serie di
incontri in cui esperti del settore giuridico, professionisti della comunicazione,
operatori del mondo informatico e digitale e rappresentanti del mondo delle imprese
apporteranno il loro know-how coinvolgendo i partecipanti in tutte le fasi necessarie
alla realizzazione di un format che sia finalizzato all’organizzazione di un evento
finale di promozione del patrimonio UNESCO locale.
Le prime fasi, a carattere introduttivo e teorico, prevederanno un’analisi strategica
condivisa degli obiettivi del progetto, la definizione dei punti di forza e delle criticità,
lo studio della filosofia e dei regolamenti UNESCO e l’elaborazione delle regole del
format. Gli studenti lavoreranno in sinergia con gli esperti e saranno coinvolti in
prima persona per delineare i punti fondamentali del format, le relative regole di
partecipazione, le finalità e le ambizioni dello stesso. Saranno approfonditi aspetti
legati alla promozione a costo zero attraverso i social network e la rete, valutando i
metodi migliori per l’utilizzo della rete a vantaggio dell’evento, le istituzioni da
coinvolgere, i canali da impiegare per la promozione.

Il laboratorio prevederà quindi una fase pratico-operativa, finalizzata alla
progettazione e pianificazione di un ipotetico evento finale di promozione dei beni
UNESCO previsto per la fine dell’anno 2026. Tramite un approccio proattivo e
partecipativo, gli studenti acquisiranno competenze di problem-solving, team-work e
gestione delle risorse materiali e dei talenti individuali: verranno sviluppati il
business plan, le strategie di finanziamento, e l’utilizzo delle tecnologie emergenti
come il Metaverso e l’intelligenza artificiale. Il laboratorio si concluderà con la messa
a punto finale del format e la verifica della sua fattibilità.
L’obiettivo a lungo termine è quello di creare un format duraturo e replicabile, che
possa continuare a vivere nel tempo attraverso la collaborazione tra università,
istituzioni culturali e territorio, diventando un appuntamento fisso e condiviso.


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1. Utopia: origine, fortuna e sviluppo di un genere letterario.
Relatore: FRANCESCO BERTI


La prima lezione si propone di fornire un primo inquadramento del tema dell’utopia, evidenziando, in
particolare, i suoi più importanti snodi evolutivi nel corso delle diverse epoche storiche. Qualificabile
come un progetto della ragione, espresso alternativamente nelle forme fantastiche del romanzo oppure
in quelle argomentate del trattato o ancora in quelle sistematiche del codice, tale genere è sempre
proiettato, con varia intensità, alla realizzazione di un ordine sociale nuovo, nettamente migliore di
quello esistente, nei cui confronti si pone anzi – più o meno velatamente – in critica. La profonda
fortuna acquisita nel tempo da questo genere letterario, unita all’esteso utilizzo del relativo termine,
hanno reso tuttavia in parte problematico l’inquadramento teorico dell’utopia, che ha assunto un
carattere significativamente polisemico, come già osservato da Alberto Andreatta. È oggi
particolarmente necessario, dunque, indagare criticamente i suoi caratteri essenziali, i suoi confini e i
suoi contenuti caratterizzanti.


2. Utopia tra politica e religione
Relatore: GUIDO MONGINI

La lezione è volta a mettere in luce, nonché a indagare criticamente, gli ampi e profondi legami
ravvisabili tra le dimensioni dell’utopia, del potere politico e della religione. La necessità di questa
riflessione si palesa, in primis, dalla scarsa attenzione che, nel corso del tempo, è stata
tradizionalmente dedicata dagli studiosi alla connessione tra utopia e religione. Tuttavia, come verrà
messo in risalto durante la lezione, lo stesso ruolo incarnato dal cristianesimo – che, nei secoli, si è
affermato come uno tra i principali produttori dell’utopia, talvolta in via diretta e in altre occasioni per
opposizione – testimonia, al contrario, la necessità di leggere lo sviluppo storico dell’utopia
all’interno di un più ampio quadro, nei cui contorni i perduranti legami tra la sfera religiosa e quella
del potere politico giocano un ruolo essenziale, contribuendo a plasmare e modificare, peraltro, la
riconfigurazione della concezione della sacralità.


3. Le origini dell’utopia: Thomas More
Relatore: PARIDE R. PIAZZA
Durante la lezione, l’attenzione degli studenti verrà ricondotta alle origini della tradizione utopistica,
tramite l’approfondimento della celebre opera Utopia, o la migliore forma di Repubblica (1516),
elaborata da Thomas More (1478-1535). Tale scritto – che sembra racchiudere in sé, innanzitutto, la
proposta di una “città ideale”, costruita entro i contorni di un’isola immaginaria, felice e armoniosa,
chiamata Utòpia – visse il duplice e paradossale destino di configurare un modello unico e, insieme,
l’archetipo ma anche il prototipo di ogni utopia successiva, configurandosi, in definitiva, come il
cardine, essenziale e imprescindibile, dell’intero genere letterario.


4. L’utopia libertaria di Cyrano de Bergerac
Relatore: ELEONORA LISTA
La lezione sarà volta analizzare criticamente i disegni utopistici tratteggiati da Cyrano de Bergerac
(1619-1655), uno tra i principali esponenti del libertinismo filosofico francese, nonché cruciale
precursore della letteratura fantascientifica. In particolare, si prenderà in esame l’opera
fantascientifica L'altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna (1657), che descrive lo sviluppo di un
itinerario cosmico che trova la Luna e il Sole come punti d’approdo.
Tale scritto pare inscriversi a pieno titolo nella tradizione polemica che, negando il dogma cristiano
per il quale la Terra si pone come centro unico dell’universo, e dunque difendendo la teoria
eliocentrica abiurata da Galileo Galilei, si spinge a mettere in discussione concetti di natura religioso-
filosofica quali quelli della vita dopo la morte e dell’esistenza di un mondo originario.
Tesa al sostegno del progresso tecnologico e dell’inventiva scientifica, questa utopia intreccia,
pertanto, profondi richiami alla tradizione libertaria, in particolare per la sua appassionata difesa della
libertà di pensiero, che coniuga influssi anti-autoritari, spunti di critica religiosa e satira politica.

5.  Il trionfo della ragione: l’utopia di Louis-Sébastien Mercier
Relatore: ELEONORA LISTA
La lezione prevederà, innanzitutto, un approfondimento sulla figura e sul pensiero di Louis-Sébastien
Mercier (1740-1814), con l’intenzione di rispecchiare e insieme di dare concreta espressione, in tal
senso, a uno degli interessi più salienti dell’attività di ricerca scientifica promossa dal Centro Studi
Utopia dell’Università di Padova, che ha da tempo preso in esame le opere dell’esponente francese dei
Lumi tramite seminari di studio e di riflessione critica.

Più in particolare, Mercier diede prova di un’identità culturale profondamente eclettica, che fu in
grado di bilanciare – mossa da un autentico spirito enciclopedico – ambiti del sapere eterogenei, in
quanto comprendenti, oltre alla dimensione letteraria, anche quella storica, filosofica e moralistica,
nonché quella di giornalista e di polemista politico. 
Durante la lezione, nello specifico, verrà presentata l’opera L’An 2440 (1771), che si inserisce a pieno
titolo nelle dottrine del progresso, di stampo illuminista, imperniate sul problema della civilization. La
Parigi del futuro vagheggiata dall’autore, in questo senso, non solo testimonia la concreta fattibilità di
una società utopica innestata in territorio europeo (anziché in un luogo esotico e lontano), ma si pone
anche come emblema del progresso scientifico e dell’ordine razionalistico.
In tale contesto, come verrà sottolineato nel corso della lezione, la dimensione della libertà riveste un
valore significativo. Refrattario all’idea di una libertà individuale intesa come area di non-interferenza
dal potere pubblico, Mercier delinea, nei contorni della Parigi del 2440, uno scenario utopistico
pervaso da una perfetta purezza, risultante dalla violenta cancellazione dell’immoralità e del vizio che,
a suo avviso, avevano irrimediabilmente pervaso la storia passata.


6. Socialismo libertario e richiami anarchici nell’utopia di William Morris
Relatore: ELEONORA LISTA
La lezione evidenzierà, innanzitutto, la dimensione marcatamente libertaria dell’utopismo di William
Morris (1834-1896), notevolmente divergente dai tratti gerarchici, omologanti e oppressivamente
razionalisti propri di alcuni tra i più noti utopisti, come gli stessi Thomas More Tommaso
Campanella. Uno spazio centrale sarà in particolare dedicato, durante la lezione, all’analisi critica
dell’utopia News from Nowhere (1890), il lavoro più celebre di Morris, che, vagheggiando i contorni
armoniosi e creativi di uno scenario londinese trasformato, a partire dal 1952, da un’impetuosa
rivoluzione di stampo socialista – il cui impatto aveva, nella sua immaginazione, del tutto eliminato il
sistema di produzione capitalistico, la proprietà privata, il denaro e le istituzioni autoritarie – fornisce
un punto di vista privilegiato per approfondirne criticamente i tratti di decisa valorizzazione della
libertà e diversità umana.
Un’ulteriore peculiare caratteristica del socialismo libertario di Morris, che si metterà in risalto
durante la lezione, si sostanzia, peraltro, nel singolare intreccio, ravvisabile in particolar modo in
News from Nowhere, tra istanze anarchiche e marxiste. Nelle sue opere, in effetti, tratti chiaramente
derivati dallo studio delle opere di Karl Marx – come la necessità della distruzione della struttura
capitalistica tramite la rivoluzione e la lotta di classe e l’affermazione secondo la quale l’essere
umano, liberato dalle catene dell’oppressione, crea seguendo le leggi della bellezza – si coniugano a
radicati influssi anarchici, centrati sull’esigenza del rigetto di ogni forma di dominio e sul pieno
riconoscimento della libertà individuale.

Il laboratorio è equiparato ad attività di stage: è rivolto agli studenti SRD del terzo anno,
prevede al massimo 25 iscritti, una frequenza obbligatoria e una prova finale, strutturata in un
questionario a domande aperte.
È prevista una parte pratica in cui ai partecipanti verrà chiesto di sviluppare un lavoro di
analisi, di lettura

 


Category DEPARTMENT OF POLITICAL SCIENCES, LAW AND INTERNATIONAL STUDIES (SPGI) / A.A. 2025 - 2026 / Corsi di laurea / SP1421 - SCIENZE POLITICHE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, DIRITTI UMANI

LABORATORIO SUL CARCERE E I PERCORSI D’USCITA DAI CIRCUITI PENALI a.a. 2024-25 (primo semestre)

Coordinatori scientifici: Proff. Francesco Berti, Francesca Vianello
Relatori: Dott. Lugi Delia, Dott.ssa Jessica Lorenzon

Programma

Venerdì 22 novembre 2024 | 08:30 - 12:30
Aula A, Palazzo Ca' Dottori, via del Santo 28
Dott. Luigi DELIA
Perché la privazione di libertà?

Lunedì 25 novembre 2024 | 13:00 - 17:00
On-line
Dott. Luigi DELIA
Genealogia della prigione

Giovedì 28 novembre 2024 | 13:00 - 17:00
On-line
Dott. Luigi DELIA
La crisi del modello carcerario

Martedì 3 dicembre 2024 | 14:30 - 18:30
Aula P, Palazzo Wollemborg, via del Santo 26
Dott.ssa Jessica LORENZON
L’arcipelago carcerario in Italia: elementi qualitativi e quantitativi sulla detenzione intramoenia

Giovedì 5 dicembre 2024 | 14:30 - 18:30
Aula P, Palazzo Wollemborg, via del Santo 26
Dott.ssa Jessica LORENZON
Prisoner reentry process: processi d’uscita dai circuiti penali e penitenziari e quotidianità post-detenzione

Martedì 10 dicembre 2024 | 14:30 - 18:30
Aula P, Palazzo Ca' Dottori, via del Santo 28
Dott.ssa Jessica LORENZON
Porre lo sguardo ai margini: il suicidio delle persone in esecuzione penale e il campo della detenzione femminile

Mercoledì 11 dicembre 2024 | 14:00 - 17:00
Carcere Due Palazzi
Incontro con i detenuti

Lunedì 16 dicembre 2024 | 14:00 - 15:00
Prova finale online

Destinatari, iscrizione e frequenza

Il laboratorio è rivolto ad un massimo di 25 studenti di SRD del terzo anno, è a frequenza obbligatoria e prevede una prova finale a domande aperte.

Nel caso gli studenti iscritti risultino più di 25, i partecipanti saranno selezionati in base ai seguenti criteri:

  1. CFU acquisiti;
  2. ordine di iscrizione.

Entro il 19 novembre tramite mail agli iscritti verrà data comunicazione dell'esito della selezione. Le lezioni si terranno in presenza (la prima, la quarta, la quinta, la sesta, la settima) e in zoom (la seconda e la terza e la prova finale).

Il laboratorio è riconoscibile come equivalente ad attività di stage (3 CFU) previo superamento della prova finale (esame scritto on line a domande aperte).

Per iscriversi è necessario inserire la chiave di accesso: LABPUCP24-25

Struttura del laboratorio (Totale 75 ore)

  • Attività in aula. Lezioni frontali e attività laboratoriali sul campo: 27+1 ore
  • Studio e lavoro individuale e/o di gruppo: 47 ore

Category DEPARTMENT OF POLITICAL SCIENCES, LAW AND INTERNATIONAL STUDIES (SPGI) / A.Y. 2024-2025 / Corsi di laurea / SP1421 - SCIENZE POLITICHE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, DIRITTI UMANI

LABORATORIO SUL CARCERE E I PERCORSI D’USCITA DAI CIRCUITI PENALI a.a. 2023-24 (secondo semestre)

Coordinatori scientifici: Proff. Francesco Berti, Francesca Vianello
Relatori: Dott. Lugi Delia, Dott.ssa Jessica Lorenzon

Programma

Venerdì 24 maggio 2024 | 09:00 - 13:00
Aula B, Palazzo Ca' Dottori, via del Santo 28
Dott. Luigi DELIA
Perché la privazione di libertà?

Lunedì 27 maggio 2024 | 14:00 - 18:00
On-line
Dott. Luigi DELIA
Genealogia della prigione

Venerdì 31 maggio 2024 | 14:00 - 18:00
On-line
Dott. Luigi DELIA
La crisi del modello carcerario

Martedì 4 giugno 2024 | 16:30 - 19:30
Aula R, Palazzo Wollemborg, via del Santo 26
Dott.ssa Jessica LORENZON
La crisi del modello carcerario

Martedì 4 giugno 2024 | 16:30 - 19:30
Aula R, Palazzo Wollemborg, via del Santo 26
Dott.ssa Jessica LORENZON
L’arcipelago carcerario in Italia: elementi qualitativi e quantitativi sulla detenzione intramoenia

Mercoledì 5 giugno 2024 | 13:30 - 16:30
Aula D, Palazzo Ca' Dottori, via del Santo 28
Dott.ssa Jessica LORENZON
Prisoner reentry process: processi d’uscita dai circuiti penali e penitenziari e quotidianità post-detenzione

Mercoledì 6 giugno 2024 | 13:30 - 16:30
Aula B, Palazzo Ca' Dottori, via del Santo 28
Dott.ssa Jessica LORENZON
Porre lo sguardo ai margini: il suicidio delle persone in esecuzione penale e il campo della detenzione femminile (prima parte)

Mercoledì 6 giugno 2024 | 13:30 - 16:30
Aula R, Palazzo Wollemborg, via del Santo 26
Dott.ssa Jessica LORENZON
Porre lo sguardo ai margini: il suicidio delle persone in esecuzione penale e il campo della detenzione femminile (seconda parte)

Destinatari, iscrizione e frequenza

Il laboratorio è rivolto ad un massimo di 25 studenti di SRD del terzo anno, è a frequenza obbligatoria e prevede una prova finale.

Nel caso gli studenti iscritti risultino più di 25, i partecipanti saranno selezionati in base ai seguenti criteri:

  1. CFU acquisiti;
  2. ordine di iscrizione.

Il 20 maggio tramite mail agli iscritti verrà data comunicazione dell'esito della selezione. Le lezioni si terranno in presenza (la prima, la quarta, la quinta, la sesta, la settima) e in zoom (la seconda e la terza).

Il laboratorio è riconoscibile come equivalente ad attività di stage (3 CFU) previo superamento della prova finale (esame scritto on line a domande aperte).

Per iscriversi è necessario inserire la chiave di accesso: LABPUCP24

Struttura del laboratorio (Totale 75 ore)

  • Attività in aula. Lezioni frontali e attività laboratoriali sul campo: 24+2 ore
  • Studio e lavoro individuale e/o di gruppo: 49ore

Category DEPARTMENT OF POLITICAL SCIENCES, LAW AND INTERNATIONAL STUDIES (SPGI) / A.Y. 2023-2024 / Corsi di laurea / SP1421 - SCIENZE POLITICHE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, DIRITTI UMANI

Da Padova a Monte Sole

Educazione alla pace e ai diritti umani tra storia, memoria e archivi

Coordinatrice scientifica: Eloisa Betti

Presentazione

Il laboratorio prevede il coinvolgimento di alcuni Enti del territorio padovano e non solo, quali la Fondazione Museo della Padova Ebraica, il Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, la Scuola di Pace di Monte Sole e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale - Parco Storico di Monte Sole.

Obiettivo del laboratorio è promuovere un’educazione attiva alla pace e ai diritti umani, attraverso l’analisi di una fase storica cruciale della storia internazionale e italiana come il periodo della Seconda guerra mondiale, quando la violazione dei diritti umani assunse varie forme, dalle persecuzioni razziali, con il tragico epilogo della Shoah, fino alle numerose stragi di civili, senza dimenticare l’impatto devastante sulle comunità locali dei bombardamenti aerei.

Ad alcune lezioni frontali di carattere introduttivo, sono abbinati laboratori e visite presso archivi, musei e luoghi teatro delle stragi nazifasciste.

Destinatari, iscrizione e frequenza

Gli incontri, che si tengono in presenza (frequenza obbligatoria), prevedono una parte teorica e una pratico/esperienziale. Il laboratorio è equiparato ad attività di stage (3 CFU), previo superamento della prova finale, ed è rivolto a  25 a studenti/-esse SRD del terzo anno . La prova finale consiste in un project work che gli studenti svolgeranno in tre gruppi secondo i percorsi proposti. L’obiettivo è realizzare un percorso di comunicazione con finalità educativa a partire dai luoghi e documenti messi a disposizione.

Iscrizione obbligatoria entro il 7 maggio 2024 alle ore 24:00. Nel caso gli studenti iscritti risultino più di 25, i partecipanti saranno selezionati in base all’ordine di iscrizione e al numero di crediti conseguiti.

Per iscriversi è necessario inserire la chiave di accesso: LABPDMS24

Schema del laboratorio

Lezione introduttiva del laboratorio (1 ora)

Percorso 1:

  • Lezione introduttiva sulla storia della Repubblica Sociale Italiana e dei movimenti resistenziali tra dimensione nazionale e locale (3 ore)
  • Visita e laboratorio sulle fonti presso il Casrec, con due percorsi (4 ore):
    1. l’impatto dei bombardamenti aerei del 1943-45 sulla popolazione civile;
    2. analisi critica della propaganda della Repubblica sociale italiana e della stampa clandestina dei movimenti partigiani a confronto

Percorso 2:

  • Lezione introduttiva sulla storia della shoah in Italia (2 ore)
  • Visita presso la Fondazione Museo della Padova Ebraica e laboratorio sulle pietre d’inciampo e testimonianze (4 ore)

Percorso 3:

  • Lezione introduttiva sulla storia delle stragi di civile e sulle politiche della memoria tra dimensione locale e transnazionale (3 ore)
  • Visita ai luoghi della strage di Monte Sole e al Sacrario ai Caduti (4 ore)
  • Laboratorio sulle fonti storiche per presso l’Archivio del Comitato Onoranze ai Caduti di Marzabotto – Centro per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra (2 ore)
  • Laboratorio sull’educazione alla pace (2 ore)

Workshop finale di presentazione dei project work degli studenti (3 ore)

Calendario degli incontri

Lunedì 13 maggio 2024 | 10:30 - 13:30
Aula Comune, via del Santo 28
Eloisa Betti e Amedeo Osti Guerrazzi
Introduzione al laboratorio e alla storia della Shoah in Italia

Mercoledì 15 maggio 2024 | 10:00 - 13:00
Aula A, via del Santo 28
Amedeo Osti Guerrazzi e Alessandro Santagata
La Repubblica Sociale Italiana e i movimenti resistenziali tra dimensione nazionale e locale

Mercoledì 15 maggio 2024 | 14:00 - 18:00
CASREC, via del Santo 33
Eloisa Betti e Roberta Monetti
Visita e laboratorio sulle fonti storiche presso il CASREC

Giovedì 16 maggio 2024 | 10:00 - 13:00
Museo della Padova Ebraica, via delle Piazze 26
Eloisa Betti e Filippo Focardi
Stragi di civile e politiche della memoria tra dimensione locale e transnazionale

Giovedì 16 maggio 2024 | 14:00 - 18:00
Museo della Padova Ebraica, via delle Piazze 26
Gina Cavalieri e Simonetta Lazzaretto
Visita e laboratorio sulle pietred’inciampo e testimonianze presso la Fondazione Museo della Padova Ebraica

Giovedì 30 maggio 2024 | 8:00 - 20:00
Eloisa Betti, Filippo Focardi, Elena Monicelli, Marta Magrinelli, Bendetto Fragnelli, Anna Salerno, Andrea Marchi
Visita ai luoghi della strage di Monte Sole e laboratorio sull’educazione alla pace; visita al Sacrario ai Caduti e laboratorio sulle fonti storiche presso l’Archivio del Comitato Onoranze ai Caduti di Marzabotto – Centro per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra

Venerdì 7 giugno 2024 | 14:00 - 17:00
Aula B, via del Santo 28
Eloisa Betti, Andrea Marchi, Gina Cavallieri, Filippo Focardi
Presentazione dei project work degli studenti


Category DEPARTMENT OF POLITICAL SCIENCES, LAW AND INTERNATIONAL STUDIES (SPGI) / A.Y. 2023-2024 / Corsi di laurea / SP1421 - SCIENZE POLITICHE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, DIRITTI UMANI